Sono tornata a casa dopo una settimana di assenza, in attesa di ripartire per qualche giorno.
Le solite cose da fare: lavatrici, stirature...
Non avrei voluto dedicarmi al
decluttering eppure, dopo pochi giorni, mi sono ritrovata, senza volerlo ma al tempo stesso senza poterne fare a meno, a sgomberare l'accumulo di roba e il disordine che ancora regna sovrano in casa mia.
E ho cominciato liberando l'
ingresso, uno dei punti di accumulo nevralgici su cui ero già intervenuta, ma solo molto parzialmente.
Ecco il percorso dall'inizio
alla fine:
I secchi del composto non sono certo il massimo in un ingresso (neanche gli scarponi, direi, ma casa mia è così), ma in attesa di trovare loro una nuova collocazione o mascherarli un po' in qualche modo, mi sembra che aver eliminato l'ingorgo nella stanza d'entrata dia alla casa respiro.
Ho trovato un posto ai libri che dovrò smaltire invece di lasciarli per terra, selezionando quelli da tenere da quelli di cui mi dovrò liberare. Ho dovuto però anche gettare nel sacchetto dell'indifferenziato un certo numero di ombrelli rotti, aumentando il peso e il volume dei rifiuti del mese, conseguenza inevitabile, almeno in questo momento, del processo di decluttering.
In
soggiorno poi mi sono dedicata ad alcuni
punti di accumulo di materiale prevalentemente cartaceo:
con questi risultati:
Ho dovuto però gettare nel cassonetto della carta un bel po' di giornali e riviste che conservavo non so neanche io perchè (e non si può fare, non si può proprio):
Lavoro faticoso, non definitivo (c'è ancora moltissimo da fare!) ma comunque di
grande soddisfazione, nonostante l'aumento del peso dei rifiuti, che proverò in qualche modo ad ammortizzare con il tempo.
E l'avventura continua...